Giovedì, 27 Luglio 2006

 
RICHIESTA DAL COMUNE ALLA REGIONE

Concessione demaniale marittima per le Tegnue

 
 

Chioggia

(G.B.) Il Comune di Chioggia ha chiesto alla Regione Veneto, Genio civile, il rilascio di una concessione demaniale marittima coincidente con l'area di tutela biologica cosiddetta delle "Tegnue ". La richiesta avviene per mantenere - si legge nella motivazione della richiesta stessa - un'area demaniale marittima della superficie complessiva di 25 mila metri quadri corrispondente all'attuale area di ztb, zona di tutela biologica, "allo scopo di valorizzarla ai fini ambientali, storici e turistici". Il Comune chiede che l'attribuzione della concessione in parola inizi a far data dal prossimo 1 di ottobre e che la validità della concessione sia triennale.

"Lo scopo principale dell'iniziativa - sostiene il sindaco Guarnieri, che in questa veste figura quale richiedente la concessione - è di instaurare nell'area in questione in regime di salvaguardia". Evidente poi l'intenzione da parte del Comune di anticipare eventuali altre simili richieste che potrebbero venire ( o sono già venute?) da parte di associazioni o di privati. In un'ottica del genere la richiesta comunale può essere sicuramente ritenuta tardiva alla luce di quanto è avvenuto anche di recente.

"Essere titolari della concessione - sintetizza il sindaco - ci darebbe titolo di interloquire su tutte le vicende riguardanti la salvaguardia e la valorizzazione della zona di tutela. Parlo di boe di segnalazione il cui collocamento ha comunque richiesto procedure molto lunghe, parlo soprattutto delle modalità che dovranno essere seguite per un uso intelligente dell'intera area". Fin qui le "Tegnue " hanno rappresentato un interessante campo d'indagine a studiosi delle Università di Padova e di Bologna. Ma ci si sta attrezzando (i corsi per le guide sub) anche per le visite all'oasi. "Urge - conclude il sindaco - un complesso di regole che dicano quello che si può e quello che invece non si può fare in modo da valorizzare al massimo una risorsa per un turismo alternativo di qualità".

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